Caro
Gianni Letta, va istituita la protezione civile economica per un biennio
Di
Carlo Pelanda (16-12-2008)
Questo
scenario è indirizzato a Gianni Letta per la sua funzione istituzionale e per
la sua provata capacità di gestione dei casi difficili. Lo prego di valutare
l’istituzione di una funzione, temporanea e con poteri d’eccezione, di gestione
della crisi economica sotto la diretta autorità del Presidente del Consiglio e
di essere disponibile, nel caso auspicabile che Berlusconi accettasse, a
coordinarla personalmente.
La crisi è
determinata dal crollo della domanda globale per il cedimento, a settembre, del
mercato statunitense che la reggeva. Asia ed Europa, pur i governi della prima
tentando un accordo regionale d’emergenza, non riusciranno a bilanciare con
crescita interna il crollo dell’export e sono in recessione grave. L’impatto
arriverà in Italia nel primo trimestre del 2009. Non sarà una catastrofe, ma lo
stress sul nostro sistema economico e sociale potrebbe essere pesante per un
biennio. Il rischio è di una caduta del Pil tra il 2 e 3%, con balzo della
disoccupazione oltre l’8%. La rigidità della finanza pubblica non consente al
governo di mettere in campo tutte le risorse necessarie – investimenti e
detassazioni – per minimizzare tale impatto. Un’azione europea potrebbe farlo.
Ma la Germania
ha deciso per una politica solo nazionale. Pertanto l’Italia è sola, con mezzi
ordinari insufficienti. Per questo dobbiamo trovarne di straordinari. Quali? Le
risorse vengono amplificate dall’informazione e dalla capacità di indirizzarle
puntuativamente dove servono. Le istituzioni sono calibrate, tempi e modi
operativi, per la normalità e non per le crisi. Nell’emergenza il tempo e la
mira esatta dell’intervento sono il fattore principale. Per esempio, un’azienda
sana può fallire per un ritardo burocratico, qualcuno deve annullarlo in regime
di eccezione. Prima di prostituirsi per nutrire il figlio una madre in
emergenza dovrebbe poter comunicare il problema e trovare diversa soluzione. In
sintesi, servono tre capacità d’eccezione: (a) centro nazionale per la raccolta
e smistamento delle informazioni in tempo reale, connesso con analoghe sale
operative di livello locale e con tutte le associazioni ed enti rilevanti,
Confindustria, Sindacati, Abi, comunità civiche, ecc.; (b) sistema predisposto
per la soluzione dei problemi con facoltà di deroga dai regimi e leggi
ordinari; (c) nomina di commissari straordinari per singoli casi di rilievo
sistemico Non Iri, ma protezione civile economica. Si tratta di connettere le
risorse esistenti per sfruttarle meglio. L’informatica permette di gestire
istantaneamente migliaia di problemi e il potere d’eccezione, per un biennio,
di risolverli.
Carlo Pelanda